Nuovo Decreto Crescita: misure in favore delle imprese innovative e dell’utilizzo della moneta elettronica

Il 4 ottobre 2012, il Consiglio dei Ministri ha approvato una serie di misure contenute nel secondo “Decreto Crescita”, approvato su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti.

 

Tra le numerose novità, mettiamo in evidenza:

 

- l’obbligo per le amministrazioni pubbliche e per gli operatori che erogano o gestiscono servizi pubblici di accettare pagamenti in formato elettronico, a prescindere dall’importo della singola transazione;

 

- l’obbligo per i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, a partire dal 1° gennaio 2014, di accettare pagamenti con carte di debito. Successivi Decreti ministeriali interverranno a disciplinare gli importi minimi, le modalità ed i termini;

 

- incentivi, deroghe al diritto societario e riduzione degli oneri per le nuove imprese innovative (startup) delle quali sono stati individuati la corretta definizione e gli specifici requisiti. Tra le diverse disposizioni di favore, è previsto per tali imprese l’esonero dai diritti di bollo e di segreteria per l’iscrizione al Registro delle Imprese e dal pagamento del diritto annuale dovuto alle Camere di commercio.

 

- credito d’imposta al 50 % per la realizzazione di nuove infrastrutture.

 

 

Piano Italia per Ryanair, risposta alle polemiche

Ryanair lancia un’offensiva sull’Italia. Il vettore presenta un piano di sviluppo per i prossimi 4 anni e promette 5 nuove basi e 13 milioni di passeggeri in più entro il 2016.

 

La compagnia aerea guidata da Michael O’Leary risponde così alle polemiche e alle accuse delle ultime settimane, rilanciando con un progetto di crescita presentato direttamente al Governo; ma chiede in cambio una riduzione di tasse e costi aggiuntivi.

 

“Stiamo offrendo all’Italia la possibilità di accrescere il traffico e il turismo – commenta Michael Cawley, deputy chief executive della low cost -, portando, quindi, crescita e occupazione”.

 

La garanzia di un incremento di traffico e passeggeri verrà avanzata in cambio di una diminuzione di tasse e costi aggiuntivi che, secondo Ryanair, sono troppo alti. “Le low cost sono le uniche compagnie in crescita – spiega Cawley -, ma è impossibile tenere i prezzi bassi con queste condizioni. Chiederemo di abbassare le tasse aeroportuali e tutti gli altri costi aggiuntivi, soprattutto le imposte comunali”.

 

Sull’altro piatto della bilancia, il vettore presenterà l’apertura di 5 nuove basi, l’aumento di 13 milioni di passeggeri e la creazione di 37mila posti di lavoro in loco entro il 2016, oltre a 5,5 miliardi di euro in entrate turistiche all’economia italiana ogni anno.

 

“Saremo molto importanti per lo sviluppo del turismo del Paese – insiste Cawley – e siamo certi che le trattative andranno bene”.

 

E nel ricordare il raggiungimento dei 30 milioni di passeggeri movimentati su Roma, Cawley non si astiene dal lanciare stoccate alle altre compagnie italiane. “Speriamo che tutti capiscano che in questo Paese siamo una grande risorsa – afferma -: non ci spaventa né Wind Jet, che è una piccola compagnia e non può competere con noi, né Alitalia che è in perdita mentre noi continuiamo a crescere”.

 

 

Tra olta e agenzie sinergie in corso

Non più nemici a contendersi quote di mercato su fronti contrapposti: le olta, ossia le agenzie online, e quelle con negozio e banconisti cominciano a collaborare davvero, con reciproco vantaggio e a vantaggio dei loro clienti.

 

Lo annunciano i ricercatori di PhoCusWright, massimo specialista internazionale dell’analisi di mercato sul turismo online, rilevando che almeno il 20% delle agenzie di viaggi tradizionali consulta e utilizza le olta per servire i propri clienti.

 

Due mercati molto diversi

E sempre più numerose le agenzie si iscrivono ai programmi di affiliazione lanciati dalle agenzie online, decise a sfruttare la loro radicata presenza sul territorio, e la loro capacità di fidelizzazione, evidentemente superiori a quelli di un call center centralizzato. E del resto, assicura PhoCusWright, il mercato delle olta e quello delle agenzie tradizionali restano molto diversi tra loro: le prime utilizzate per itinerari molto semplici e low cost, le seconde più di tutto per viaggi internazionali complessi o di nicchia.

 

«Le olta fanno margini con piccoli prezzi sui grandi volumi, le agenzie tradizionali con servizi al cliente e consulenza su prodotti complessi», ha sottolineato Douglas Quinby, direttore della ricerca. Confermando che tra l’altro sulle olta comprano di più i giovani, mentre nelle agenzie Usa, ad esempio, il 67% dei clienti ha oltre 45 anni e il 32% oltre 60.

 

Un periodico specializzato negli Usa ha intervistato sul tema l’Italiano Diego Pedrani, direttore della travel agent distribution di Expedia, che alcuni anni fa è stata la prima olta a lanciare un riuscitissimo programma per il trade. E che ora pubblica sul proprio sito la lista delle agenzie affiliate, tra le quali il cliente può scegliere nella propria zona per chiedere un acquisto assistito su Expedia.

 

L’agenzia risolve problemi

Perché le agenzie, ad esempio, sanno costruire itinerari su più segmenti, sanno tutto di norme di cancellazione e di pagamento. E diventano davvero preziose, dice Pedrani, in caso di variazioni dopo l’acquisto, «anche se le vendite in agenzia – aggiunge – costituiscono ancora una quota minima del nostro totale, e lo resteranno a lungo. Vogliamo far crescere i nostri volumi online naturalmente, ma non ci interessa prendere quote di mercato alle agenzie. Piuttosto riconosciamo che offrono un servizio unico, personalizzato, e conoscenza della destinazione».

 

Quando il servizio vince

E tuttavia secondo PhoCusWright le olta, concentrate sui volumi, continuano a cedere terreno su segmenti per i quali il servizio è importante, e gli agenti di viaggi mantengono un ruolo significativo, che libera il cliente da ricerche difficoltose e non sempre riuscite.

 

 

Rimborsi Iva: nuovi stanziamenti per la fine dell’anno

Nel corso delle interrogazioni a risposta immediata svoltesi alla Camera dei Deputati il 19 settembre 2012, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Grilli ha affermato che tra il 4 ed il 17 maggio 2012 sono stati trasferiti agli agenti della riscossione circa 2,2 miliardi di Euro. Questa somma è stata trasferita per permettere agli agenti della riscossione di pagare i rimborsi Iva agli aventi diritto. Tale prima fase di pagamento dei crediti Iva si è conclusa entro il mese di giugno di quest’anno.

 

Secondo le parole del Ministro, inoltre, l’Agenzia delle Entrate avrebbe accertato come effettivamente dovuti, entro la fine di quest’anno, ulteriori crediti per un totale di 4,3 miliardi di Euro.

 

I corrispondenti stanziamenti di competenza sono stati già iscritti in bilancio e si provvederà al pagamento secondo le effettive possibilità di cassa di fine anno. Gli eventuali crediti che, per ragioni di cassa, non si riuscisse a rimborsare entro il 2012, verranno rimborsati quanto prima all’inizio del nuovo anno.

 

 

Incoming: per i t.o. esteri il 2013 sarà l’anno dell’Italia

Secondo i tour operator esteri, il 2013 – nonostante il difficile momento economico che investe tutti i settori – sarà l’anno di un nuovo boom per l’incoming italiano: è quanto emerge da un monitoraggio condotto da Isnart-Unioncamere per l’Osservatorio Nazionale del Turismo.

 

Per il 2012 la metà dei t.o. internazionali intervistati (48,4%) considera “stabile” la domanda di viaggi organizzati nel mondo e in Italia, e la maggior parte di loro concorda nel prevedere un nuovo aumento di viaggi verso il nostro Paese per il

 

prossimo anno. Nella disamina relativa all’attuale stagione, l’Italia si conferma – per i grandi buyer internazionali – la destinazione più richiesta (82%) seguita dai storici competitor Francia (58%) e Spagna (53%).

 

Ciò nonostante i risultati di vendita registrano una contrazione passando dal 31,2% del 2011 al 26,8% del 2012, una diminuzione dovuta da un lato all’andamento dell’economia a livello globale, dall’altro alle nuove modalità di vendita e di acquisto dei viaggi che non possono non incidere anche sulla domanda che passa attraverso i circuiti dell’intermediazione.

 

A fare eccezione sui mercati europei, in controtendenza rispetto all’andamento generale, sono le vendite nei Paesi Scandinavi che aumentano passando dal 28,5% al 39,7% nel 2012.

 

In testa le città d’arte e le località di mare

Tra i prodotti commercializzati per l’Italia, il primo posto è occupato dalle destinazioni di interesse storico-artistico e le località balneari. A seguire gli itinerari (che sul mercato australiano e brasiliano rappresentano il principale prodotto commercializzato), i laghi (17,7%), la montagna (16,3%), i siti archeologici (13,8%) e gli eventi culturali (11%).

 

Se i tour operator europei seguono il trend generale con le città d’arte e il mare in testa – vendute rispettivamente dal 62,5% e dal 46,5% degli operatori – sul mercato statunitense dopo le città d’arte (79,2%) incide notevolmente il prodotto legato all’enogastronomia, venduto dal 41,7% dei t.o. anche più del mare (40,3%), degli itinerari (40,3%) e dei laghi (37,5%). Molto positive risultano però anche le previsioni per il prossimo anno, che gli operatori indicano stabile circa la domanda di viaggi organizzati in Italia (64,6%) e addirittura il 26,1% prevede una crescita e solo il 9,3% segnala una possibile diminuzione.

 

Saldo, dunque, il mercato statunitense, con il 70,8% dei t.o. che indica stabile l’andamento dei viaggi organizzati verso l’Italia, e positive le previsioni sul mercato argentino: il 60% dei t.o. prevede un aumento della domanda di viaggi organizzati verso il nostro Paese, così come il 53,2% degli operatori indiani e il 50% dei cinesi.

 

Cresce il turismo sportivo

Le previsioni di commercializzazione dei singoli prodotti permettono di rilevare significative indicazioni su alcuni mercati, in particolare le enormi potenzialità del prodotto sportivo indicato in aumento dal 40% dei grossisti dell’intermediazione europei, seguito dalla domanda di viaggi legati agli eventi culturali (31,4%), dalla montagna estiva (25%), dal turismo religioso (25%), dall’enogastronomia (24,4%).

 

Anche sul mercato dell’organizzato statunitense gli operatori prevedono un aumento della domanda dei viaggi legati al turismo sportivo (50%) inclusi gli eventi. Si prevede un aumento anche del turismo legato agli eventi religiosi (66,7%), al turismo responsabile (50%), all’enogastronomia (28,6%) e agli eventi musicali (25%).

 

Sul mercato indiano infine si segnalano previsioni di crescita per la domanda di turismo sportivo e legato agli eventi musicali (da parte di tutti i t.o.); in aumento anche la richiesta di eventi culturali (63,6%), charter (60%) meeting (57,1%), eventi sportivi (50%), città d’arte (56%) e mare (51,6%).

 

 

Lufthansa: il piano low cost diventa realtà

La rotte domestiche e quelle europee servite in versione low fare. Anche Lufthansa cede alla tentazione low cost e conferma la volontà di aprire una controllata low cost.

 

Dal 1° gennaio 2013, i voli nel Vecchio Continente serviti da Lh saranno operati da un nuovo vettore che nascerà dal merger con Germanwings. Obiettivi già delineati per la no frills con livrea Lufthansa, che punta a trasportare 18 milioni di passeggeri nel primo anno di attività e, secondo le stime, porterebbe aiutare Lh nel programma di taglio dei costi di circa 1 miliardo di euro.

 

Una virata verso il modello low cost che non inciderà “sui servizi di alta qualità che saranno garantiti anche su questa nuova realtà del Gruppo Lufthansa”, garantisce il ceo Christoph Franz.

 

Anche il colosso tedesco si allinea così agli altri colleghi europei; basta considerare l’esperienza di Air France – Klm con Transavia e il progetto di smart carrier voluto da Alitalia con Air One.

 

 

Gnudi firma il Codice mondiale di etica del turismo dell’Onu

Il ministro del Turismo Piero Gnudi e le organizzazioni di categoria Confcommercio, Federturismo- Confindustria, Assoturismo- Confesercenti, Fitus, Aitr  hanno firmato oggi, in occasione della 33esima Giornata mondiale del Turismo, un protocollo d’intesa per l’adozione dei principi del Codice mondiale di etica del turismo dell’Onu.

 

“L’adozione del Codice – ha dichiarato Gnudi – è uno dei requisiti per sviluppare un turismo socialmente, economicamente ed eticamente responsabile, che possa favorire il miglioramento individuale, la conoscenza tra i popoli, l’incontro tra le culture e lo sviluppo della persona. Il turismo internazionale vedrà il movimento di un miliardo di persone nel corso del 2012. È evidente che un fenomeno di questa portata produca impatti ambientali e socio-culturali. Per questo l’industria deve adottare le migliori pratiche e i migliori principi della responsabilità sociale d’impresa”.

 

Il protocollo impegna i firmatari a promuovere politiche di rispetto dei principi del Codice, al fine di favorire un turismo che punta al rispetto dell’ambiente e del patrimonio artistico e culturale e favorire azioni di sostegno alla diffusione della cultura del turismo etico e responsabile, organizzare eventi informativi per la diffusione del Codice.

 

All’iniziativa ha partecipato anche Mauro Di Dalmazio, assessore al Turismo della Regione Abruzzo e coordinatore nazionale degli assessori regionali al Turismo.

 

 

Crociere, la sfida si sposta sulla tecnologia

Ultimata per certi versi la corsa alle dimensioni, assodato un livello di lusso quasi uniformemente diffuso, la battaglia delle crociere si sposta sul versante della tecnologia.

 

Efficacia aerodinamica, motori dotati dei più innovativi sistemi energetici e un’attenzione crescente all’impatto ambientale sono basi di partenza per tutte le nuove consegne.

 

Ma le compagnie dei giganti dei mari lavorano sugli aspetti tecnologici in ogni forma. Msc Crociere, a bordo di divina utilizza il ‘reverse osmosis system’, ovvero un sistema per la produzione dell’acqua dolce che permette di risparmiare il 40 per cento. Celebrity Cruises a bordo di Celebrity Reflection offre agli ospiti delle suite le docce con ‘smart glass’, un vetro speciale che si oscura al contatto con l’acqua e permette ai passeggeri di lavarsi non perdendo mai di vista il mare.

 

Royal Carribean a bordo di Oasis of the Seas e di Allure of the Seas offre invece un ‘geolocalizzatore’ che permette ai passeggeri di trovarsi e ritrovarsi in qualsiasi punto della nave come fossero all’interno di una città. Infine Carnival, su Carnival Breeze porta il cinema in 3D con tanto di effetti ‘marittimi’: vento, acqua in faccia e moto ondulatorio dei sedili. Casomai il mare non offrisse uno spettacolo ‘adeguato’.

 

 

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