SAREMO NELLA TUA CITTA'
Confindustria chiarisce sulla questione del canone Rai
Recentemente la Direzione Abbonamenti RAI di Torino ha iniziato di nuovo a sollecitare le imprese, tra le quali molte agenzie di viaggio, al pagamento del canone speciale per la televisione. Confindustria, e le altre associazioni di categoria, avevano precedentemente contestato l’avviso di pagamento, in quanto non detentori di “apparecchi atti od adattabili alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive, fuori dall’ambito familiare” e non soggetti a verifica del relativo possesso.
Confindustria, con la Circolare n. 19536, ha fornito ulteriori chiarimenti sulla normativa che regola il pagamento del canone RAI e della sua evoluzione a fronte delle nuove tecnologie. Sulla base della nota del Ministero dello Sviluppo Economico (Prot. n. 12991 del 22 febbraio, allegata), è definitivamente chiarito che il possesso di apparecchi privi di sintonizzatore radio/TV, quali PC, monitor per PC o videocitofoni, qualora non siano utilizzati come televisore, non comporta alcun obbligo di pagamento del canone speciale.
E’ quindi lecito- sostiene Assotravel, nella fattispecie citata o in caso di avvenuto pagamento, ignorare il sollecito della Direzione Abbonamenti. Viene suggerito, al fine di definire la pratica, di comunicare espressamente il non possesso di tali apparecchi televisivi, inviando alla RAI il questionario preaffrancato, normalmente allegato ai recenti solleciti di pagamento, in “Eventuali altre comunicazioni: di non essere in possesso di apparecchi soggetti al pagamento dell’abbonamento speciale in oggetto e di non essere, pertanto, tenuto al pagamento della somma richiesta”. Diverso è il discorso per apparecchi televisivi ancorché non collegati ad antenna (ed ammesso che non abbiano antenna interna), in questo caso il canone appare applicabile, dopo il chiarimento intervenuto, in quanto “adattabili” se non addirittura “atti” a ricevere le trasmissioni (si ricordi che il canone Rai è una tassa sulla proprietà dell’apparecchio) . L’adattabilità – si ricorda – deriva sempre dalla presenza di un sintonizzatore cui potrebbe essere applicato un decoder e questo all’antenna. Una ipotesi di soluzione è quella di far rimuovere dal televisore sia il sintonizzatore che l’eventuale decoder, ma in questo caso i costi renderebbero opportuno l’acquisto diretto di un monitor e questa ipotesi, tutta da valutare e da sottoporre a verifica tecnica in un eventuale conflitto con la Rai, può essere ritenuta valida solo per gli apparecchi di ingenti dimensioni già acquisiti a patrimonio.
Vacanza rovinata : ritardi in aeroporto, paga il tour operator
Tocca al tour operator risarcire i clienti in caso di disservizi causati dalla compagnia aerea.
Lo sottolinea la sentenza 686/12 del Tribunale di Grosseto che, in base a quanto affermato in un comunicato stampa di Confconsumatori, ha stabilito un risarcimento per un gruppo di viaggiatori della città Toscana in seguito ai disagi subiti a causa del ritardo di un volo aereo.
La vicenda risale al capodanno del 2008. Quattro famiglie di Grosseto avevano in programma di rientrare da un viaggio a Mauritius per festeggiare il primo dell’anno a Roma. Il programma si è scontrato però con un ritardo del volo, che ha posticipato il rientro in Italia al 2 gennaio.
Sempre in base a quanto riportato nella nota di Confconsumatori, i viaggiatori non hanno accettato come risarcimento il voucher offerto dal tour operator e si sono rivolti a Tribunale con l’assistenza della federazione di Grosseto dell’associazione dei consumatori. Dopo “un tentativo di conciliazione con esito negativo”, precisa la nota, ora il Tribunale si è pronunciato a favore delle famiglie.
“Il giudice prosegue il comunicato Confconsumatori ha condannato il tour operator a pagare 500 euro a persona per un totale di 6mila euro, più altri 475 euro per le spese sostenute in conseguenza del rientro ritardato, più altri 3.500 euro per le spese di giudizio”. In sostanza, come precisato dalla nota, la sentenza ha statuito che “l’organizzatore del viaggio (tour operator) risponde per l’inadempimento del vettore aereo secondo le norme del Codice del Consumo, ora Codice del Turismo, e che il guasto dell’aeromobile non può essere solo lamentato ma deve essere provato per testimoni e documenti”.
Un pronunciamento che chiama in causa anche la Costituzione: “In aggiunta il Tribunale ha ritenuto che la lesione del diritto alla vacanza costituisce lesione di un diritto costituzionalmente garantito e conseguentemente che il danno da vacanza rovinata è inquadrabile al pari del danno esistenziale”
Gnudi e il Conto Satellite del Turismo: il turismo incide fortemente sul PIL
Il ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi e il presidente dell’Istat Enrico Giovannini hanno presentato ieri presso la Sala Parlamentino del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo i principali dati del conto satellite del turismo per l’Italia (CST), strumento che consente di valutare la dimensione economica complessiva dell’industria turistica e misurare il reddito interno originato dalla domanda di beni e servizi da parte dei visitatori italiani e stranieri e che nasce dalla collaborazione fra più soggetti istituzionali: Istat, Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, Banca d’Italia, Università di Messina, CISET e Osservatorio Nazionale del Turismo. Secondo l’Istat, nel 2010 il valore aggiunto, ovvero “la ricchezza creata nel paese”, dalle attività connesse al turismo è stato pari a 82.833 milioni di euro, ovvero il 6% del valore aggiunto totale dell’economia. La parte prevalente va attribuita ai turisti italiani con il 44,2% del totale, mentre il turismo straniero rappresenta una quota pari al 25,7%. Le altre componenti del consumo turistico, tra le quali rientra l’utilizzo delle seconde case per vacanza, rappresentano il 30,1% della domanda turistica.
“Il conto satellite – ha spiegato Gnudi – conferma la grandissima rilevanza del turismo nella nostra economia, con un’incidenza che varia dal 10,9% al 6% del Pil a seconda dell’ampiezza del perimetro considerato. D’ora in avanti dobbiamo lavorare, naturalmente nel rispetto dei quadri metodologici Eurostat, Ocse e Omt, per riuscire a fotografare il valore reale del turismo e del suo indotto. Stop dunque alla miopia che ha indotto fino ad oggi a considerare il Turismo una sorta di ‘cenerentola dell’economia’, anche a causa della difficoltà di rappresentare il valore reale, aggregato del settore”.
Gnudi ha ribadito l’importanza di questo strumento “nell’ottica del Piano Strategico nazionale per il turismo che ci consentirà a breve di indicare e avviare a realizzazione le misure necessarie per il rilancio del settore”. Come noto il piano sarà licenziato nel corso della prossima Conferenza Nazionale del Turismo, in autunno.
Tasse e carte di credito, protestano le associazioni
La misura è colma: il Governo utilizza biglietti aerei e carte di credito per fare cassa come fa con la benzina, caricandoli di addizionali fiscali per finanziare anche provvedimenti che con turismo e trasporto aereo non hanno nulla a che fare, cosi che sugli incassi con carta l’intermediazione già sfiancata dalla recessione si vede applicare vere commissioni-capestro.
Lo dicono le associazioni di categoria, decise alla rivolta, anche per cogliere, forse, una delle ultime chance di rilanciare l’associazionismo. Quanto alle nuove tasse sul trasporto aereo, la Fiavet si preoccupa anzitutto del metodo con il quale alcune compagnie aeree vorrebbero riscuoterle sui biglietti aerei già acquistati: ad esempio il caso della Spagna, dove sono state appena introdotte.
Dice Massimo Caravita, vice presidente Fiavet nazionale con delega ai trasporti: «Contestiamo anzitutto la pretesa arbitraria di alcuni vettori, che vogliono addebitare automaticamente i supplementi sulla carta di credito utilizzata per la transazione, anche quando si tratti di una carta aziendale. Perché il rapporto di mandato tra l’agenzia di viaggi e il passeggero cessa al momento dell’emissione del biglietto. Dunque ogni ulteriore autorizzazione per l’utilizzo delle carte di credito aziendali deve essere nuovamente concessa».
Per questo Fiavet nazionale ha incaricato il proprio ufficio legale di intraprendere eventuali azioni nei confronti di Ryanair, e ha sollecitato l’ECTAA perché diffidi a livello europeo tutti i vettori aerei che vogliano avviare pratiche contrarie alla normativa in vigore.
Sulla carta da 18 a 58 euro
Poi c’è il fronte delle carte di credito, di fatto una giungla. Un’indagine pubblicata da ermesconsumer.it rileva che nell’acquisto di beni e servizi turistici sulle olta le commissioni delle carte di credito variano tra 18 e 58 euro. Le card, ad esempio Visa, accusano le compagnie aeree di pretendere commissioni così alte.
Comunque il conto non torna, né al consumatore né alle agenzie di viaggi, come spiega il presidente di Confindustria Assotravel, Andrea Giannetti, che ritiene il problema delle commissioni carte di credito ancora più grave di altre gabelle, perché erode ancora i già esigui margini delle agenzie.
«Il sistema bancario e le carte di credito – protesta – non si rendono conto di mettere alle corde un intero sistema di piccole e medie imprese, che perdono margini mentre sono anche costrette a svolgere servizi non commissionabili. Sulla vendite di un pacchetto la commissione reale si può stimare ormai ridotta al 6% lordo, che spesso non basta affatto a coprire il dispendio di lavoro e di risorse richiesto dalla vendita».
In più le nuove tasse sul trasporto aereo affannano ancora il delicato rapporto fra il trade e ci vettori: «Tutti ce l’hanno con le agenzie – dice Giannetti – ma tutti vorrebbero fare gli agenti di viaggi. Vettori aerei e ferroviari aspirano a essere player globali, offrono prenotazioni alberghiere, escursioni, noleggi e quant’altro. E perfino Comuni e Province si sono trasformati in erogatori di servizi turistici. La verità è che siamo l’anello debole della filiera, con poca capacità di pressione. A questo punto le agenzie hanno cominciato a non accettare certi pagamenti con le carte di credito. È l’unico modo di difendersi da situazioni inaccettabili».
Anche per Amalio Guerra, il presidente di Assoviaggi (Confesercenti), l’intermediazione turistica «è sempre più considerata una mucca da mungere quando ce n’è bisogno, piuttosto che un’opportunità economica per il Paese. C’è disinteresse su tutti i fronti, nessun investimento in promozione. Si chiedono tasse di soggiorno, aumenta l’Iva, non c’è accesso al credito, sosteniamo fideiussioni costosissime, vincolanti e monopolizzate. Urge un tavolo istituzionale per condividere e non subire le decisioni».
Filippetti: «Nuove tasse, ma niente fondo di garanzia»
Protestano anche i tour operator, che con le agenzie di viaggi condividono la gran parte dei problemi indotti dalle due questioni. «Da tempo denunciamo il peso di tasse e balzelli – afferma Nardo Filippetti, il presidente di Astoi Confindustria Viaggi – su un settore come il nostro, già afflitto da marginalità molto basse. L’ultimo colpo è stata la riforma del lavoro del ministro Fornero, che porterà tra l’altro un incremento dei diritti d’imbarco aeroportuali di ben 2 euro, sempre a carico dei cittadini, a danno dei viaggiatori di business e leisure. Di nuovo il turismo viene trattato da serbatoio di risorse a vantaggio di altre voci del bilancio dello Stato, dalle quali il settore non trae alcun vantaggio. A furia di aumenti abbiamo quasi perso il conto, ma crediamo che oggi l’incidenza dei diritti aeroportuali superi i 10 euro a biglietto. Paradossalmente da tempo Astoi Confindustria Viaggi si batte per ottenere lo storno dai diritti d’imbarco di soli 50 centesimi a biglietto da raccogliere in un Fondo di Garanzia per le emergenze, che garantisca il rimpatrio o la riprotezione dei passeggeri italiani in situazioni di crisi, o di fallimento di operatori e di compagnie aeree. La risposta di tutti i Governi è sempre stata negativa, ci hanno detto che lo storno non si può fare e che l’ipotesi di istituire nuove tasse non era da considerare. Ora invece si aumentano i diritti d’imbarco, senza destinare un centesimo alla tutela dei consumatori».
Poi le commissioni sulle carte di credito: «Grazie al sistema di tracciabilità con la soglia dei 1.000 euro contanti – considera Filippetti – il volume di transazioni con strumenti elettronici sta aumentando molto, e per conseguenza aumentano i costi in commissioni a carico degli operatori. Nel decreto liberalizzazioni il Governo Monti ha sollecitato l’ABI e le imprese che gestiscono circuiti di pagamento ad applicare, entro il 1° settembre 2012, una serie di regole mirate per ridurre le commissioni a carico degli esercenti sulle transazioni con carta, lasciando però alla “buona volontà” degli istituti finanziari la misura della riduzione. Su questo punto secondo noi il sistema finanziario dovrebbe offrire ai cittadini strumenti di pagamento tracciabili del tutto gratuiti, o di costo veramente minimo. E per chi le accetta, le transazioni con strumenti tracciabili non dovrebbero essere gravate da alcuna commissione, basterebbe ridistribuire i vantaggi che l’operazione produce. Ci batteremo perché vengano introdotte misure concrete per controbilanciare questa situazione, che certamente non riguarda solo il turismo, ma anche tutti gli altri settori dell’economia».
Contenuti Msc disponibili su Amadeus Cruise
Riduzione dei tempi di prenotazione, prezzi competitivi, combinazione nella selling platform sono solo alcuni dei vantaggi della nuova piattaforma
Amadeus Italia e Msc Crociere annunciano l’allargamento della loro partnership globale, per la distribuzione dei servizi Msc Crociere sul territorio italiano. Questo accordo consentirà agli agenti di viaggi che utilizzano Amadeus di prenotare anche i contenuti crocieristici Msc.
Msc potrà così ottimizzare il proprio servizio verso le agenzie di viaggi del nostro territorio migliorando l’operatività della prenotazione, fornendo agli operatori, in tempo reale, tutte le informazioni relative a disponibilità e prezzi.
L’offerta Msc Crociere è disponibile dal mese di luglio per 150 agenzie di viaggio italiane selezionate, già clienti Amadeus, che la potranno utilizzare in anteprima rispetto al resto del mercato. Tramite la Tab Amadeus Cruise, infatti, gli operatori italiani potranno offrire ai propri clienti un pacchetto completo che combini nel pnr anche prenotazioni air, hotel, car e altri servizi di viaggio disponibili. Non solo. Le agenzie, infatti, avranno la possibilità di accedere all’offerta di Msc con booking incentivati, un regime di pagamento e tariffe identiche a quelle applicate da Msc, mediante altri canali di distribuzione. Inoltre sarà possibile effettuare, con un unico click, prenotazioni multiple (fino a tre cabine) con la funzionalità “Multi fare display” che mette a confronto fino a quattro offerte diverse, comparando tariffe e cabine differenti.
Offerte in vetrina, rischio multe in agenzia
Pubblicità o meno, questo è il problema. Secondo quanto comunicato dalla Fiavet, nel corso delle ultime settimane si sono inaspriti i controlli dei comuni sull’applicazione dell’imposta sulla pubblicità nelle imprese di viaggi e turismo.
Una questione da tempo oggetto di dibattito tra gli agenti di viaggi: per gli adv, infatti, l’unica possibile ‘vetrina’ è l’esposizione di cartelli con le indicazioni delle specifiche dei tour e delle proposte di viaggio. Un meccanismo molto simile alla pubblicità vera e propria, che spesso ha causato polemiche e dibattiti tra le agenzie di viaggi.
I controlli delle autorità comunali potrebbero portare ai dettaglianti una serie di multe e sanzioni che, in un periodo di margini risicati come questo, potrebbe costituire un ulteriore colpo. A questo proposito, Fiavet ha ribadito i riferimenti normativi, in modo da non incorrere in sanzioni.
“Per quanto riguarda i cartelli e i fogli riportanti specifiche proposte di viaggi – scrive l’associazione -, che indicano essenzialmente le caratteristiche del viaggio (località, durata, mezzo di trasporto, struttura ricettiva, prezzo e altro), esposti nelle vetrine e/o sulle porte di ingresso dell’impresa di viaggi, si ritiene che essi non possano rappresentare ‘mezzi pubblicitari’ veri e propri poiché non costituiscono esattamente il prodotto venduta dall’agenzia di viaggi”.
Per quanto riguarda la pubblicità vera e propria, invece, Fiavet ricorda che “la pubblicità realizzata all’interno dei locali adibiti alla vendita di beni o alla prestazione dei servizi è esente dall’imposta comunale sulla pubblicità quando si riferisca all’attività negli stessi esercitata”.
La stessa esenzione, precisa ancora l’associazione, “si applica ai mezzi pubblicitari esposti nelle vetrine e sulle porte di ingresso dei locali medesimi purché siano attinenti all’attività in essi esercitata e sia rivolto a coloro che si recano all’interno dei locali stessi, e non superino, nel loro insieme, la superficie complessiva di mezzo metro quadrato per ciascuna vetrina o ingresso”.
Nel caso specifico delle agenzie di viaggi, l’attività svolta dall’azienda è costituita da tutto quanto è previsto dalla legge regionale che disciplina il lavoro dell’intermediazione turistica
Snav, Trenitalia e Alilauro al via l’offerta nave+treno
Trenitalia con SNAV e Alilauro rinnovano ed arricchiscono per l’estate 2012 l’accordo che consente, a chi arriva a Napoli in treno, di raggiungere le più belle località del Golfo in aliscafo con la comodità di un unico acquisto di biglietto integrato. Inoltre, quest’anno l’offerta treno+nave si arricchisce di una nuova opportunità inserendo tra le possibili mete anche le isole Eolie e le nuove destinazioni di Capri, Forio d’Ischia, Casamicciola e Procida.
Con una sola transazione è possibile acquistare il treno e l’aliscafo che comprende anche il servizio navetta e l’assistenza. Infatti chi viaggia con questa speciale formula è accolto alla Stazione Centrale di Napoli dal personale “Volaviamare” ad un meeting point, davanti al FrecciaClub, e accompagnato in bus navetta riservato fino al pontile di imbarco per il trasferimento in aliscafo verso le località collegate dal servizio. La conveniente formula, che negli scorsi anni ha incontrato il gradimento di numerosi turisti che ne hanno decretato il successo, sarà in vigore fino al 3 settembre 2012. Informazioni su questa offerta sul sito trenitalia.com, nelle stazioni, negli uffici assistenza, biglietterie, agenzie di viaggio e su FSNews e FSNews Radio.
Due nuove tasse per i visitatori nell’estate della Giamaica
Estate di tasse per il turismo giamaicano. Il governo del Paese ha infatti approvato due imposte, che verranno applicate a partire dal primo di agosto.
Da quel giorno tutti i visitatori stranieri saranno tenuti a pagare una nuova imposta di 20 dollari all’arrivo, balzello che si aggiunge a quello di 20 dollari per gli arrivi entrato in vigore lo scorso ottobre, oltre a una tassa di partenza di altri 20 dollari circa.
Ciò significa che, presto, i turisti che giungono in Giamaica in aereo verseranno una quota di 60 dollari per visitare il Paese. La nuova tassa, come quelle precedenti, sarà inclusa nel prezzo del biglietto aereo.
Infine dal primo settembre entrerà in vigore un’imposta sulle strutture ricettive, fissata a 4 dollari per camera a notte per gli hotel con più di 100 camere. Per le strutture da 51 a 100 camere l’imposta sarà di 2 dollari a notte, mentre chi pernotta negli alberghi più piccoli, con un massimo di 50 stanze, verserà un dollaro a notte.
Spagna, la lente dell’Ue sull’aumento delle tasse aeroportuali
L’Ue vuole far luce sull’aumento delle tasse aeroportuali a Madrid e Barcellona, con l’obiettivo di appurare se il Governo spagnolo abbia violato le normativa europee su informazione e consultazione.
La decisione arriva all’indomani del provvedimento che ha ritoccato le tasse con validità dal 1° luglio scorso e retroattività sui biglietti aerei già emessi e che ha scatenato le proteste di vettori, tour operator e agenti di viaggi.
Secondo quanto deliberato dal Governo di Mariano Rajoy nel bilancio 2012, sui voli tra Madrid Barajas e l’Europa la tassa per passeggero è passata da 6,95 a 14,44 euro, mentre all’aeroporto El Prat di Barcellona la fee è salita da 6,12 a 13,44 euro.
“La Commissione studierà la questione, al fine di garantire il pieno rispetto delle disposizioni della direttiva su questo tema”, ha detto Siim Kallas, vicepresidente dell’esecutivo Ue e responsabile dei Trasporti, come riportato da fonti spagnole.
Intanto i vettori stanno prendendo le proprie decisioni. In Spagna le due associazioni del trasporto aereo hanno minacciato le vie legali per cercare di ottenere il rinvio della retroattività. “Le compagnie hanno venduto biglietti per i mesi estivi, soprattutto per voli charter, prima dell’entrata in vigore delle nuove aliquote”, sottolineano.
Dalla sede spagnola di Air Berlin arriva la notizia che l’aumento sarà integrato nel biglietto, mentre Air Europa descrive il provvedimento “incomprensibile e dannoso per il settore”.
Volotea : “l’incremento verrà addebitato sulla carta di credito del passeggero, così come previsto nelle nostre condizioni di trasporto accettate dai passeggeri al momento dell’acquisto del volo”. Il vettore specifica, inoltre, che “pur non essendo responsabile dell’aumento delle tasse aereoportuali, Volotea si scusa con i suoi passeggeri per gli inconvenienti causati, e al fine di minimizzarne l’impatto ha deciso di regalare a tutti i viaggiatori interessati dall’incremento un voucher sconto di 10 euro per futuri viaggi”.
Ryanair: la compagnia informa che l’aumento per le tasse aeroportuali di partenza imposte dal governo spagnolo sarà addebitato ai passeggeri prenotati su tutti i voli in partenza dalla Spagna che hanno prenotato prima del 1° luglio 2012 per viaggiare dal 1° luglio in poi. Tali somme saranno addebitate automaticamente sulla carta di pagamento utilizzata al momento della prenotazione. Per venerdì 13 luglio era fissato il time limit per annullare i voli e richiedere un rimborso totale del biglietto aereo non utilizzato.
Vueling : È possibile optare per il pagamento attraverso un link online, per via telefonica o in aeroporto. Se non vengono utilizzati questi sistemi, e non si intende rinunciare al biglietto, allora viene automaticamente autorizzato l’addebito su carta di credito.
Iberia : tutti i costi extra, relativi all’aumento delle tasse aeroportuali in Spagna, dei biglietti emessi prima del rialzo non peseranno sui clienti ma saranno assorbiti dalla compagnia.