SAREMO NELLA TUA CITTA'
Vendere viaggi vuol dire svolgere sette professioni in una: lo afferma dopo attenta analisi Stephanie Lee, amministratrice del portale Hosting Agency Reviews (Usa) che pubblica valutazioni e commenti di migliaia di agenti di viaggi homebased sulle centrali di servizi che utilizzano, in genere consolidatori, network o agenzie specializzate. La rivista L’Agenzia di Viaggi ne aggiunge un’ottava, che sembra indispensabile.
Chi si sceglie questo mestiere, nota Stephanie, non lo fa perché adora la contabilità o l’informatica, ma perché gli piace vendere viaggi. Il che peraltro richiede una mole molto vasta di competenze. Eccone la lista – «approssimata per difetto» dice Stephanie – per verificare tra l’altro che le differenze tra una sponda e l’altra dell’Atlantico sono minime. A parte il fatto che negli Usa la burocrazia non è crudele e invasiva come la nostra.
Agente di viaggi: colui che cerca, prenota e pianifica per intero il programma di viaggio con il cliente.
Sales & Marketing: la persona che porta nuovi clienti e trova nuovi mercati di vendita diretta, organizza campagne pubblicitarie per diffondere il marchio sul territorio e stringere i legami con i target utili.
PR: è la persona che incarna l’azienda, sempre, ne esprime il valore e lo comunica al territorio e alle istituzioni, a tutti gli interlocutori, inclusi i media.
Web designer, redattore online: il primo costruisce il sito dell’agenzia, il secondo lo riempie di contenuti e li tiene costantemente aggiornati (intanto lavora anche per il marketing).
Graphic designer: è quello che rende tutto bello da vedere, dal marchio sul biglietto da visita al volantino pubblicitario, alle inserzioni sui media locali. È la persona fondamentale che azzecca (o sbaglia) il logo dell’agenzia.
IT manager: l’indispensabile gestore della tecnologia d’impresa, che resetta un PC con il virus e sceglie il miglior fornitore di telefonia, e anche il gds o il programma di back-office più adatti.
Contabile, amministratore: la persona che tiene conto, nel modo complesso imposto dalle norme, di tutto il denaro che entra e esce dalla cassa dell’agenzia, e che – quando le banche ancora ne concedevano – contrattava le condizioni del credito.
Confessore, psicologo: questa l’aggiunga della rivista. L’agente di viaggi diventa un manipolatore di coscienze, capace di dirottare su Cuba – e così farlo felice – un cliente che pensava al Nord Europa. Ci riesce perché ha saputo capirlo, è il suo confidente affidabile e discreto, quello che raccoglie segreti, placa ansie, distribuisce entusiasmo e gioia di partire, il coraggio di scappare dallo stress, almeno per un po’.
L’americana Stephanie consiglia di accettare la difficile realtà di un mestiere complicato, da affrontare con ordine e tempismo. E con molta fiducia in sé stessi pur identificando onestamente i propri limiti, per scegliersi se necessario collaboratori adatti. Il che infine alle otto professioni aggiunge quella dello specialista di risorse umane.